Maurizio Pollini interpreta Chopin: Late works 1845-46
Finalmente, dopo quasi due anni di silenzio discografico del nostro maggior pianista vivente, la Deutsche Grammophon pubblica un nuovo cd di Maurizio Pollini, in concomitanza con il suo settantacinquantesimo compleanno.
Dopo aver portato a termine l’integrale beethoveniana delle sonate per pianoforte, Pollini torna su uno dei suoi compositori preferiti: Frédéric Chopin, l’autore con cui si era fatto conoscere 57 anni fa a livello internazionale vincendo il prestigioso concorso pianistico di Varsavia a Chopin intitolato.
Con questa registrazione il Maestro aggiunge un‘altra pietra miliare all’interpretazione chopiniana.
Il cd contiene le ultime composizioni di Chopin, dall’op. 59 all’op. 64, e la Mazurca in fa min, l’ultima mazurca composta, stampata postuma da Julian Fontana come op. 68 n.4 .
I brani incisi risalgono quasi tutti al periodo 1845/46: la Barcarolle e la Polonaise-Fantasie, due notturni, tre valzer e sei mazurche.
Come sappiamo Pollini ha dedicato buona parte della sua produzione discografica al compositore polacco: i brani del nuovo CD Deutsche Grammophon li aveva già registrati in passato; le nuove interpretazioni provengono da sessioni d’incisione fatte a Monaco, nella prestigiosa Herkulessaal, tra il 2015 e il 2016. Sei mazurche e tre valzer proposti non erano mai stati incisi prima dal pianista italiano.
Curioso che, contemporaneamente, la Decca pubblichi un cd in cui Vladimir Ashkenazy, che già aveva registrato l’integrale delle opere di Chopin per pianoforte, interpreta gli stessi brani o quasi proposti da Maurizio Pollini.
Un caso? Non sappiamo. Per noi è una ghiotta occasione per deliziarci confrontando le interpretazioni dei due grandi pianisti.
Considero Maurizio Pollini uno dei pochi artisti rimasti che ci fa trepidare impazienti per ogni sua nuova produzione discografica. Questo CD lo abbiamo aspettato un bel po’ ma ne è valsa la pena!