• LIBRI, MEDIA
  • 8 Febbraio 2016

    Proust a Grjazovec

    Tra il 1940 e il 1941 nel gulag di Grjazovec, 400 Km a nord di Mosca, un gruppo di ufficiali polacchi detenuti trova un modo decisamente inusuale, e quanto mai efficace, per resistere all'annientamento morale e intellettuale. A turno intrattengono i compagni di prigionia - accalcati in una stanza, esausti dopo le ore passate a lavorare all'aperto, nel gelo feroce dell'inverno russo - parlando di argomenti con cui hanno particolare dimestichezza. 

     

    Ne nasce una serie di vere e proprie lezioni, pressochè clandestine, sui soggetti più disparati: dalla storia del libro a quella dell'Inghilterra, dall'alpinismo all'architettura.

    Józef Czapski, pittore di vaglia e scrittore, conversa di pittura francese e pittura polacca, nonchè di letteratura francese. E soprattutto rievoca e commenta - citando a memoria, senza il minimo supporto cartaceo, e tuttavia con una precisione sorprendente - intere pagine della Recherche di Proust, opera che l'Unione Sovietica ha messo all'indice in quanto espressione paradigmatica della letteratura borghese decadente. E quello che ne scaturisce - cui abbiamo oggi accesso grazie alla trascrizione in francese che lo stesso Czapski realizza "a caldo" - non è soltanto una dimostrazione del potere del ricordo e la testimonianza di un modello singolarissimo di resistenza, ma anche una lettura di Proust di suprema finezza.

    "In quei momenti pensavo con emozione a Proust, che, nella sua camera surriscaldata e tappezzata di sughero, si sarebbe meravigliato e forse commosso se qualcuno gli avesse detto che, a vent'anni di distanza dalla sua morte, un manipolo di prigionieri polacchi, dopo un'intera giornata trascorsa sulla neve, in un freddo che arrivava spesso a quaranta gradi sotto zero, avrebbe ascoltato con il massimo interesse la storia della duchessa di Guermantes, l'episodio della morte di Bergotte e qualsiasi altra cosa sono riuscito a ricordare di quell'universo di preziose scoperte psicologiche e di sublime bellezza letteraria".

    Józef Czapski
    Proust a Grjazovec
    2015. Adelphi, Milano.