La mentuccia
La Mentuccia (Calamintha nepeta L. Savi) appartiene alla Famiglia delle Labiatae, genere Mentha.
Pianta erbacea perenne fortemente aromatica è originaria delle zone montane del Mediterraneo. In Italia è molto comune nei prati e negli incolti.
Caratteri botanici
La mentuccia possiede radici rizomatose ampiamente espanse nel terreno.
I fusti, quadrangolari e provvisti di numerosi rami, possono raggiungere a maturità anche 70 cm di altezza; dalla base del fusto originano numerosi stoloni, deputati alla riproduzione della pianta.
Le foglie, di modeste dimensioni, sono opposte, di forma piuttosto tondeggiante, ricoperte da tenera peluria e con margine dentato.
I fiori formano un’infiorescenza composta: i singoli fiori sono piccoli, simpetali, di colore generalmente bianco o rosaceo; sono riuniti in numero di 3-9 su un peduncolo all'ascella delle foglie superiori. La corolla è in parte racchiusa in un tubo e si apre, superiormente, in due labbra come in tutte le Labiate.
Il frutto è un tetrachenio, racchiuso dal calice persistente; contiene fino a quattro semi.
Coltivazione
La mentuccia predilige terricci leggeri, luoghi assolati o, comunque, poco ombrosi e sufficientemente umidi.
Si moltiplica per talea: le gemme originano da stoloni alla base della pianta.
La raccolta si effettua quando è in piena fioritura.
Uso in cucina
Le foglie, molto aromatiche e dal sapore pungente, sono utilizzate in molte preparazioni culinarie, soprattutto a base di vegetali. Tipico l’uso nelle preparazioni dei carciofi.
Proprietà terapeutiche
Usata dagli Egizi, poi dai Romani e, in particolare, da Galeno come pianta medicinale, la mentuccia ancora oggi è utilizzata nella medicina tradizionale per le sue proprietà digestive, antisettiche e tonificanti.
Crediti per le immagini
Immagine di copertina: naturamediterraneo.com
Immagine 1: ricettesulfilodilana.wordpress.com