Lo Sport, la Termoregolazione, l'Acqua
Fra le tante funzioni dell’acqua, discuteremo brevemente quella legata alla termoregolazione, assai attiva in estate, dati i riflessi che i caratteri del clima hanno sull’organismo umano.
In condizioni basali (a riposo, 28 °C di temperatura ambientale) l'uomo mantiene un'attività metabolica essenziale (metabolismo basale) nel corso della quale produce calore per circa 60-90 Kcal/h.
L'attività muscolare può moltiplicare fino a 20 volte la produzione di calore che si ha in condizioni di riposo; normalmente solo una quota oscillante da 0 a 25% dell’energia consumata nell’arco di una giornata diventa lavoro meccanico esterno; il 75% o più si trasforma in energia termica, in calore.
L’uomo non tollera variazione di temperatura interna superiori a 4 °C: risulta vitale per l'organismo mantenere pressoché invariata la temperatura del nucleo corporeo e degli organi che lo rappresentano (cervello, cuore, polmoni, reni, ecc.).
Tale obiettivo è realizzato attraverso i meccanismi della termoregolazione capaci di disperdere nell'ambiente il calore, se in eccesso, o di conservarlo, in ambiente freddo.
I centri regolatori della temperatura corporea hanno sede nel cervello; più precisamente nell'ipotalamo.
Vie di dispersione del calore
Gli scambi di energia termica fra uomo e ambiente sono regolati da molteplici fattori: estensione della superficie di contatto fra corpo e ambiente, temperatura e umidità del mezzo ambientale, ventilazione, abbigliamento.
Il calore passa dal corpo all'ambiente per irradiazione, conduzione, convezione, evaporazione, sudorazione.
Effetti della disidratazione
Il calore prodotto a riposo o nel corso di attività a impegno muscolare modesto è facilmente smaltito attraverso i primi quattro meccanismi; nelle attività muscolari intense e/o in giornate calde, secche e poco ventilate la via assolutamente necessaria per disperderlo è la sudorazione.
La produzione del sudore avviene nelle cellule sudoripare; insieme all’acqua, che ne è il costituente fondamentale, nel sudore sono secreti ed escreti alcuni elettroliti: la loro dispersione è proporzionale a quella dell'acqua.
Talvolta, la secrezione di sudore può raggiungere il valore di 3 litri per ora.
In tali circostanze, la perdita idrica può essere pari o superiore al 10% del peso corporeo; già intorno al 3-4% si verifica un notevole calo della capacità di lavoro e cominciano a comparire i segni della disidratazione.
Sindromi da calore
Fino a livelli di sudorazione di circa 3 litri, i minerali assunti con gli alimenti che compongono una dieta equilibrata sono sufficienti a coprire le relative dispersioni.
In attività intense e prolungate, la perdita di sali può raggiungere 13-17 grammi/24 h (2.3-3.4 g /litro di sudore), difficilmente integrabile con una normale alimentazione. In tali casi, oltre all’assunzione di acqua, può essere necessario un supplemento minerale, riguardante soprattutto il sodio.