I Carotenoidi e il Sole
Pomodori, carote, papaya, melone giallo, more, ciliegie, fragole, lamponi, albicocche, cocomeri, pesche e spinaci, alimenti tipici della bella stagione, sono l’ideale per affrontare l’estate e le sue giornate lunghe e luminose.
La luce solare ha infiniti effetti benefici sulla nostra salute e contemporaneamente ci impone di adeguarci alle esigenze ambientali e climatiche, attivando meccanismi di difesa contro la naturale lunga esposizione e i conseguenti possibili danni su funzioni e organi.
Più che in altre stagioni, la scelta dei cibi in estate deve prediligere verdure e frutta, ricchissime di acqua, minerali, vitamine e principi nutritivi in grado di preservare il patrimonio idrico e salino e, insieme, di svolgere un’azione protettiva su organi e apparati. In particolare su pelle e occhi.
Fra i più utili fattori protettivi tratti da alimenti tipici della stagione estiva vi sono i Carotenoidi.
Elaborati dai cromoplasti e accumulati in foglie, fiori e frutti, i Carotenoidi, pigmenti colorati molto diffusi nel regno vegetale, svolgono un ruolo importante nella funzione clorofilliana.
Si trovano in frutta e verdura gialla, arancione, rossa, viola e verde e prendono nome dal carotene (o carotina), pigmento isolato nella carota da Wackenroder (1831). Sono detti anche pigmenti lipocromi perchè, solubili nei grassi, li colorano di giallo chiaro.
I carotenoidi hanno struttura polienica a doppi legami condensati: l’ampia numerosità dei doppi legami rende le molecole instabili al calore e alla luce.
Dei circa 600 carotenoidi individuati in natura solo una sessantina possiede attività provitaminica: nell’organismo sono trasformati in vitamina A (Retinolo). I più importanti fra questi sono beta-Carotene, alfa-Carotene e gamma-Carotene.
Quelli che non hanno proprietà provitaminica (Licopene, Luteina, Zeaxantina, ecc.) svolgono, allo stesso modo, azioni protettive per funzioni e organi.
Carotenoidi provitaminici
L’organismo umano immagazzina nel tessuto adiposo e nel fegato la vitamina A derivata dai carotenoidi provitaminici.
Di tale vitamina si conoscono fonti di origine animale e vegetale: in forma di retinolo o suoi esteri la troviamo in fegato, latte, uova, burro, formaggi, generalmente nei grassi animali; come provitamina, in alcune decine di Carotenoidi presenti nei vegetali di colore giallo, arancio, verde, rosso e in quelli a foglia.
L'assorbimento e la disponibilità della Vitamina A e dei carotenoidi è molto variabile: dipende dal contemporaneo consumo di grassi nel pasto, dallo stato di conservazione dei cibi, dalle modalità di cottura.
Funzioni biologiche
Le funzioni biologiche svolte dai carotenoidi riguardano la differenziazione cellulare (crescita, riproduzione), il sistema immunitario e la visione.
I carotenoidi hanno un elevato potere antiossidante: neutralizzano i radicali liberi generati dalle attività ossidative metaboliche e proteggono così le cellule e il DNA.
Hanno pertanto funzione preventiva per neoplasie, malattie cardiovascolari e degenerative. Sulla pelle, le proprietà antiossidanti contrastano i radicali liberi generati dall’azione dei raggi UV; i carotenoidi stimolano, inoltre, la produzione di melanina.
Fra i carotenoidi non provitaminici, luteina e zeaxantina prevengono e curano la degenerazione delle cellule visive della zona centrale della retina (maculopatia degenerativa).
Il licopene, ampiamente contenuto nel pomodoro maturo, possiede anch’esso una potente azione antiossidante e sembra favorire la sintesi di procollagene, sostanza che sostiene l’elasticità e la tonicità della pelle.
Fabbisogno
Il fabbisogno giornaliero di vitamina A è di 700 RE per l’uomo e 600 RE per la donna. E’ bene che tale valore raggiunga 700 RE/die in donne in gravidanza e 1000 RE/die durante l’allattamento