KLIMT. La Secessione e l’Italia
Dal 27 ottobre il Museo di Roma a Palazzo Braschi ospiterà la mostra “Klimt. La Secessione e l’Italia”, un evento espositivo che segna il ritorno in Italia dell’artista austriaco con alcuni dei suoi capolavori provenienti dal Museo Belvedere di Vienna, dalla Klimt Foundation e da collezioni pubbliche e private come la Neue Galerie Graz.
Gustav Klimt, Giuditta, 1901. Olio su tela, 84x42 cm, Belvedere, Wien © Belvedere, Vienna. Photo: Johannes Stoll
La mostra ripercorre la vita e la produzione artistica di Klimt, sottolineandone il ruolo di cofondatore della Secessione viennese e indagando sul suo rapporto con l’Italia, meta dei suoi viaggi e luogo di alcuni suoi successi espositivi Sono circa 200 le opere esposte, tra dipinti, disegni, manifesti d’epoca e sculture di Klimt e degli artisti della sua cerchia.
Oltre a opere iconiche come la famosissima Giuditta I, Signora in bianco, Amiche I (Le Sorelle) e Amalie Zuckerkandl è possibile ammirare anche prestiti del tutto eccezionali come La sposa della Klimt Foundation e Ritratto di Signora, trafugato dalla Galleria Ricci Oddi di Piacenza nel 1997 e recuperato fortunosamente nel 2019.
Gustav Klimt, Ritratto di Signora, 1916-17. Olio su tela, 68x55 cm. Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi
KLIMT.
La Secessione e l'Italia