Cavolfiore
Alcuni botanici ritengono che il cavolfiore sia originario del Medio Oriente, altri credono ad un'origine europea; certamente il cavolfiore era già conosciuto ai tempi dei Romani che lo utilizzavano per curare le più svariate malattie e lo mangiavano crudo, prima dei banchetti, per rallentare l’assorbimento dell'alcool.
Presso le popolazioni marinare, il cavolfiore (assieme alla cipolla) era l'alimento tipico degli equipaggi durante i lunghi viaggi per mare.
La pianta possiede una radice fittonante non molto profonda; il fusto, semplice, basso (15-40 cm), carnoso, quasi cilindrico, porta all’estremità un numero variabile di foglie (20-100) a seconda delle cultivar; ampie, ondulate, spesse, glabre, di colore verde più o meno grigiastro, contornano la gemma apicale tondeggiante (palla), parte edule della pianta, di diverso colore e dimensioni per le varie cultivar.
I numerosi peduncoli carnosi della gemma, suddivisi, dal grande diametro, teneri per l’assenza di sclerenchima e di vasi legnosi, quando cessano di essere commestibili, si sviluppano in veri e propri getti fiorali.
Il cavolfiore si riproduce esclusivamente per seme; pianta a ciclo biennale, svolge nel primo anno la fase vegetativa, sviluppando il sistema radicale e l’epigeo e portando a completa formazione la palla, ricca di sostanze di riserva. Nel secondo anno, la pianta entra nella fase riproduttiva, con sviluppo dei getti floreali e successiva maturazione dei semi.
Il frutto è una siliqua: contiene semi tondi, nerastri o bruno-rossi; 1 grammo ne contiene circa 550; la durata germinativa è di 5 anni.
Origine e coltivazione
Attualmente, in Italia, la coltura del cavolfiore è diffusa in quasi tutte le regioni ed assume particolare importanza in Campania, Toscana, Sicilia, Marche. Il clima marittimo, temperato-caldo, è il più indicato; tuttavia il cavolfiore si adatta anche ai climi freddo-umidi, (Belgio, Olanda), purchè la prima fase del ciclo vegetativo si svolga sotto appositi ripari. Il cavolfiore teme il clima caldo-secco, che ne accelera la fioritura e rende poco commerciabile il prodotto. Il terreno migliore è quello profondo, di medio impasto, anche tendente allo sciolto, con sottosuolo permeabile, a pH 6,0-6,8.
Proprietà nutritive
La parte edule del cavolfiore è costituita dalla “palla”, ricca di potassio, calcio (in forma però scarsamente assimilabile), vitamina C, vitamine A, B2, K, e acido folico; notevole è il contenuto in fibra alimentare.
Proprietà nutraceutiche
Il cavolfiore possiede proprietà antiemetiche, depurative, rinfrescanti, tossifughe e diuretiche. L’elevata presenza di fibra rende il cavolfiore mal tollerato nei soggetti portatori di patologie gastro-enteriche.
Rientra nei prodotti detti "gozzigeni" in quanto contiene sostanze capaci di interferire sull'utilizzazione organica dello iodio, rendendolo non disponibile per la sintesi degli ormoni tiroidei.
Varietà
Si distinguono diverse varietà legate a differenti aree di produzione:
Cavolfiore primaticcio toscano: coltivato estesamente in Toscana, ha torso basso e grosso, foglie larghe di colore verde chiaro, palla grossa, non molto regolare, di colore crema chiaro.
Cavolfiore precoce di Jesi: coltivato estesamente nella provincia di Ancona, nell’Ascolano e nelle zone rivierasche delle province di Teramo e Pescara, ha torso corto, grosso, foglie ellittiche, di colore verde pallido, palla conica di colore bianco.
Cavolfiore romanesco: ha palla di colore verde, conformata a lumachella.
Cavolfiore pisano: coltivano nella provincia di Pisa e Livorno, ha torso basso, mediamente grosso, foglie grandi, lisce, con nervatura poco rilevata; di colore verde chiaro, palla rotonda, compatta e bianca.
Cavolfiore verde di Macerata: coltivato nella provincia di Macerata, caratteristica peculiare è la colorazione verde chiaro della palla.
Cavolfiore gigante di Napoli: varietà estesamente coltivata in Campania, presenta torso piuttosto alto e robusto, foglie ampie, ellittiche, ondulate, di colore verde scuro, palla grossa, di forma un po’ convessa, compatta, di colore bianco.
Crediti per le immagini:
Immagine di copertina: giardinaggio.it
Immagine 1: rifaidate.it
Immagine 2: lortoaccanto.it
Immagine 3: ilgiornaledelcibo.it
Immagine 4: lortoaccanto.it
Immagine 5: cosedicasa.com