• NUTRIZIONE VEGETARIANA, ALIMENTI, BISTRÒ
  • 2 Agosto 2015

    Chiodi di garofano

      Donatella Leonardi, Antonella Canini

    Eugenia caryophyllata Thunb (conosciuto anche come Syzygium aromaticum) è un albero sempreverde alto 10-15 m della famiglia delle Myrtaceae che cresce spontaneamente nelle Molucche, nelle Isole Reunion e nelle Antille; è coltivato sulle isole di Penang, Ambon, Pemba, Zanzibar, Sumatra, Madagascar e Mauritius, nonché alle Seychelles e nelle Indie Occidentali.

    L’albero è eretto, con chioma tondeggiante, con grandi foglie di colore verde scuro, molto lucide, leggermente cuoiose; le foglie giovani sono soffuse di rosso. I fiori sono riuniti in corimbi a ombrello, da un lungo calice rosso acceso sboccia un fiorellino bianco, dall’aspetto piumoso; ai fiori seguono piccole bacche rossastre.

    class chiodi di garofano

    I chiodi di garofano si ottengono dai boccioli floreali, raccolti ancora ben chiusi ed essiccati al sole, in estate e in inverno. I boccioli essiccati hanno colore bruno e consistenza legnosa; si utilizzano interi, oppure macinati.

    L’olio essenziale ottenuto dai germogli di questa pianta (olio di chiodi di garofano) è utilizzato come rimedio per il mal di denti; la pianta ha inoltre proprietà antisettiche, antiflogistiche e carminative.

    Nella medicina popolare iraniana, i germogli di questa pianta sono stati utilizzati come antiepilettico.


    I chiodi di garofano sono da sempre presenti nella cucina orientale. Nel nord dell’India, sono utilizzati in quasi tutti i piatti piccanti o come ingrediente nel curry (masala); nella cucina messicana, i chiodi di garofano sono conosciuti come “clavos de olor”, e sono spesso utilizzati insieme al cumino e alla cannella; nella cucina vietnamita, sono spesso utilizzati per condire il brodo di Pho.

    Per l’influenza indonesiana, l’uso di chiodi di garofano è molto diffuso nei Paesi Bassi dove sono usati nei formaggi (spesso in combinazione con cumino) e in stufati tradizionali olandesi.