IDENTITA'
Ogni uomo è fatto di relazioni.
Nel Simposio di Platone, Diotima, discorrendo dell’amore spiega che nell’uomo sia il corpo sia lo spirito si trasformano e si rinnovano incessantemente, al punto che “noi non restiamo mai gli stessi".
Nei capelli, nella carne, nelle ossa, nel sangue e perfino nei suoi pensieri e riflessioni l’essere umano non è mai lo stesso, anche se si sforza di mantenersi simile nel tempo. “In tal modo, dice Diotima, si conserva tutto ciò che è mortale; non col restare sempre assolutamente identico, come il divino, ma in quanto quel che invecchiando vien meno lascia al suo posto un’altra copia, giovane, di sé stesso”.
L’identità è insomma un attributo divino, l’essere umano abita il mondo delle somiglianze: visti nello scorrere del tempo, tanto l’io quanto le società si può dire che possano, al più, cercare di rassomigliare a sè stesse.
(Francesco Remotti: Somiglianze, Laterza. Da La Lettura, 10 febbraio 2019)