Madame de la Sablière, l'assoluto del sentimento
La perfetta adesione ai dettami dell’istinto e del gusto aveva costituito anche il tratto distintivo della personalità di Madame de la Sablière.
Ma nella più incantevole delle dame illustri del Grand Siècle i due termini non riconducevano solo a una superiorità estetica e sociale, bensì annunciavano le esigenze di una nuova sensibilità, incline a privilegiare le emozioni e gli slanci del cuore.
Nel secolo successivo la marchesa di Lambert, che sembrava riconoscere in lei la perfetta prefigurazione dell’ideale settecentesco dell’âme sensible, le tributerà un omaggio esplicito: “Un solo sentimento, un solo moto del cuore ha più potere sull’anima di tutte le sentenze dei filosofi… Una dama (Madame de la Sablière) che è stato un modello di amabilità funge da prova a ciò che io affermo. Chiesero un giorno a un uomo di spirito che le era amico che cosa ella pensasse e facesse nel suo ritiro. “Non ha mai pensato,” egli rispose “si limita a sentire”. Quanti l’hanno conosciuta concordano nel sostenere che era la persona più seducente del mondo e che i gusti, o piuttosto le passioni, si impadronivano della sua immaginazione e della sua ragione in maniera tale che i suoi gusti erano sempre giustificati dalla ragione e rispettati dai suoi amici”.
(Benedetta Craveri. La civiltà della conversazione. 2001, Adelphi)