Correggio e Parmigianino: Arte a Parma nel Cinquecento
Dal 12 marzo 2016 le Scuderie del Quirinale presentano la mostra Correggio e Parmigianino. Arte a Parma nel Cinquecento, promossa da Roma Capitale e organizzata da Azienda Speciale Palaexpo.
Attraverso una selezione di capolavori provenienti dai più importanti musei del mondo, la rassegna offrirà al pubblico un ampio e affascinante panorama su quella straordinaria stagione artistica che si sviluppò a Parma nella prima metà del Cinquecento, mettendo in evidenza come in tale arco di tempo – per la città una vera e propria età dell’oro – questa corte, che pur non primeggiava sotto il profilo geografico-politico, seppe svolgere un ruolo da protagonista nello sviluppo del Rinascimento italiano al pari dei poli culturali di Firenze, Venezia e Roma.
Una simile fortuna si deve in sostanza all’attività dei due prodigiosi astri locali, Antonio Allegri detto il “Correggio” (1489- 1534) e Francesco Mazzola detto il “Parmigianino” (1503-1540). Del primo - che si recò a Parma all'apice della carriera per rimanervi tutta la vita - saranno presentati, oltre a una selezione di lavori che mostrano la carica emotiva e la gamma di sentimenti espressi nel genere della pittura religiosa, anche alcune opere eccezionali di soggetto mitologico, che ebbero un'enorme influenza sugli artisti successivi. Si potranno ammirare capolavori come la Madonna Barrymore (Washington, National Gallery of Art), il Ritratto di dama (San Pietroburgo, Museo Statale dell’Ermitage), Il martirio di Quattro santi (Parma, Galleria Nazionale); Noli me tangere (Madrid, Museo del Prado), La Scuola di Amore (Londra, National Gallery); Danae (Roma, Galleria Borghese).
Del secondo, il Parmigianino, la cui carriera lo vide attivo oltre che a Parma anche a Roma e a Bologna, saranno esposte non solo le opere di soggetto religioso e mitologico, ma l'accento sarà posto anche sugli spettacolari risultati ottenuti nel ritratto. Tra i capolavori presenti in mostra si ricorda la grande Pala di Bardi, prima opera realizzata dall’artista all’età di sedici anni, il monumentale San Rocco dipinto per la Basilica di San Petronio a Bologna, la Conversione di Saulo (Vienna, Kunsthistorisches Museum); la Madonna di San Zaccaria (Firenze, Gallerie degli Uffizi); la celeberrima Schiava turca della Galleria Nazionale di Parma e la cosiddetta Antea, tra i ritratti più sofisticati e misteriosi di tutto il Cinquecento.
Un'accurata selezione di disegni provenienti dalle più importanti raccolte del mondo metterà inoltre in evidenza l'approccio radicalmente diverso dei due maestri al pensiero progettuale: quella sostanzialmente funzionale di Correggio sarà accostata alla produzione incomparabilmente più ricca e varia di Parmigianino, mosso da un bisogno quasi ossessivo di disegnare.
L’esposizione comprenderà circa cento opere tra dipinti e disegni provenienti da oltre cinquanta prestatori tra i quali: il Museo del Prado di Madrid; il Musée du Louvre di Parigi; la National Gallery e il British Museum di Londra; l’ Ashmolean Museum di Oxford; il Fitzwilliam Museum di Cambridge; il Metropolitan Museum of Art e la Morgan Library di New York; La National Gallery of Art di Washington; il Getty Museum di Los Angeles; Le Gallerie degli Uffizi di Firenze; il Museo Nazionale di Capodimonte; la Galleria Nazionale di Parma; la Galleria Estense di Modena.
Oltre ai due grandi maestri, che naturalmente saranno i protagonisti del percorso espositivo, la mostra presenterà anche capolavori di altri quattro artisti meno celebri ma straordinariamente talentuosi della Scuola di Parma – Michelangelo Anselmi, Francesco Maria Rondani, Girolamo Mazzola Bedoli e Giorgio Gandini del Grano – a dimostrazione del fatto che uno degli effetti più notevoli della presenza a Parma di Correggio e Parmigianino fu proprio l'emergere di una scuolalocale distinta, per caratteristiche di stile e di poetica, da quella tosco-romana o veneta. In questa sezione saranno presentate anche numerose opere poco note, alcune praticamente inaccessibili perché conservate in collezioni private, altre inedite.
Correggio e Parmigianino: il Cinquecento a Parma
David Ekserdjian
Correggio e Parmigianino sono senz’altro tra gli artisti più straordinari del Cinquecento italiano, e una delle due ambizioni principali della presente mostra è celebrarne l’opera attraverso i dipinti e i disegni. L’altra è esplorare i modi in cui, nel loro tempo, essi hanno elevato l’arte a Parma a un livello mai raggiunto sino ad allora, creando in un certo senso quella che, alla fine del Settecento, Luigi Lanzi chiamò la “Scuola di Parma”1.
Prima che i due artisti irrompessero sulla scena, la città era un centro artistico di bassissimo livello, ma le loro opere – e in particolare gli affreschi, che sono eseguiti in situ e sono amovibili – la resero una meta imperdibile per gli appassionati d’arte2. Correggio e Parmigianino ispirarono inoltre un interessante ancorché decisamente meno celebrato gruppo di artisti – Michelangelo Anselmi, Giorgio Gandini del Grano, Girolamo Mazzola Bedoli e Francesco Maria Rondani – che crebbe intorno a loro, e di cui vale la pena conoscere meglio le opere. I due saggi che seguono in catalogo sono dedicati alle biografie e alle singole opere di Correggio e Parmigianino, mentre il terzo esamina la loro fortuna; qui, invece, si vuole porre l’accento su ciò che il secondo imparò dal primo, e soprattutto esplorare il rapporto tra le loro imprese e quelle dei loro contemporanei a Parma.
Come si chiarirà più avanti, ciò non riguarda soltanto l’effetto di trasformazione che le loro opere ebbero in tutte le chiese più importanti della città e in alcune di quelle minori, ma anche l’influenza cruciale delle rispettive pratiche grafiche.
Per il momento basti osservare che mentre Rondani e Gandini erano inluenzati quasi esclusivamente da Correggio, il mentore di Bedoli era Parmigianino, e solo Anselmi trasse seria ispirazione da entrambi. Al contempo, appare chiaro che – almeno in questo caso – la competizione si rivelò uno stimolo del tutto positivo.
In realtà, né Correggio né Parmigianino trascorsero tutta la loro carriera a Parma.
Antonio Allegri da Correggio prende il nome con cui è universalmente noto dall’omonima cittadina dell’Emilia, peraltro non lontana da Parma. Di fatto, non esistono prove documentarie che sia nato lì, né del resto si sa con esattezza quando nacque, benché una data intorno al 1489 sia oggi generalmente accettata e ritenuta verosimile. Come nel caso di molti artisti del Rinascimento italiano, quelli che si considerano generalmente i primi lavori di Correggio non sono né documentati né datati, ma se è vero che diversi affreschi eseguiti per Sant’Andrea a Mantova sono opera sua, allora è lì che si trovava all’inizio della carriera.
Il grande maestro del Quattrocento Andrea Mantegna era pittore di corte presso i Gonzaga di Mantova, città dove morì nel 1506. Considerando che la maggior parte degli artisti rinascimentali imparava il mestiere già durante l’adolescenza e che alcuni di loro – compreso, come si vedrà meglio in seguito, Parmigianino – eseguivano commissioni indipendenti su larga scala in dall’età di sedici anni, non si vede perché Correggio non debba aver avuto contatti diretti con l’ormai anziano Mantegna nei suoi ultimi anni di vita.
Quel che è certo, grazie a un documento del 1512 scoperto di recente, è che a Mantova l’Allegri ebbe rapporti economici con il figlio di Mantegna, Francesco3. Ciò implica anche contatti ancora precedenti tra i due, e avvalora l’ipotesi che già all’epoca Correggio fosse un artista attivo e indipendente.
(segue nel Catalogo)
SCHEDA INFORMATIVA
Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica
TITOLO
Correggio e Parmigianino. Arte a Parma nel Cinquecento
SEDE
SCUDERIE DEL QUIRINALE Via XXIV Maggio 16, Roma
PERIODO
12 marzo 2016 – 26 giugno 2016
A CURA DI
David Ekserdjian
COMITATO SCIENTIFICO
Elisabetta Fadda Maddalena Spagnolo Mary Vaccaro
PROMOSSA DA
Roma Capitale
ORGANIZZATA DA
Azienda Speciale Palaexpo
CON IL PATROCINIO DI
Università degli Studi di Parma
ORARI
Domenica – giovedì dalle 10.00 alle 20.00 Venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30 Non si effettua chiusura settimanale
La biglietteria chiude un'ora prima
INGRESSO
Intero € 12,00 - Ridotto € 9, 50
INFOLINE, PRENOTAZIONI, VISITE GUIDATE
Tel. +39.06.39967500
SITO INTERNET
www.scuderiequirinale.it
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Gallery
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