LA PAROLA "TEMPO"
Prima Conferenza: VENERDI' 4 OTTOBRE, ORE 17
Maurizio Parotto
Milioni di anni. Il Tempo in Geologia
Museo Macro Asilo, Stanza delle Parole,
Roma, via Nizza 138
Il significato e l’importanza del tempo nello sviluppo delle conoscenze sulla struttura e la storia del nostro pianeta si sono cominciati a comprendere solo dopo una lunga gestazione, nel ‘700.
Nelle “trame concettuali” della Geologia si riconoscono lontani tentativi di capire lo “scenario” della storia dell’uomo, ma sono spesso disegni labili, discontinui.
Grande influenza hanno avuto i contatti tra esperienze diverse e l’allargarsi dell’orizzonte geografico, per cominciare a intuire una realtà ben più ampia del modesto orizzonte delle singole comunità. Si è dovuto scoprire cosa sono le rocce, i fossili, le montagne; “scoprire” le domande giuste da porre alla realtà fisica che ci circonda e trovare risposte, attraverso tentativi e confronti. In questa storia si conoscono molti grandi protagonisti, di molti altri si è persa memoria; alcuni sono stati precursori, ma senza la diffusione delle loro idee non divennero fondatori delle nuove conoscenze, e si dovettero attendere nuove scoperte.
Nel ‘700, finalmente, si giunse a una svolta decisiva, con la scoperta che il nostro pianeta è protagonista di una continua trasformazione, della quale conosciamo un intervallo relativamente breve, ma per la quale “non si riconoscono segni di un inizio, né prospettive di una fine”. E questa scoperta portò in primo piano il tempo, un tempo incredibilmente lungo per poter “ospitare” una vicenda così complessa.
E mentre in precedenza l’età della Terra era indicata intorno a 4000 anni, dopo Hutton, Lyell , Darwin – per ricordare i primi protagonisti delle nuove idee – si cominciarono a riconoscere le tracce di antiche catene montuose quasi totalmente demolite dall’erosione e di altre catene, più recenti o addirittura in formazione; si scoprirono i segni di antichi oceani scomparsi, sostituiti da nuove distese di acque, e così per molte altre strutture, riconoscibili in un mondo sempre più allargato da estese esplorazioni.
Si è costruita, così, una cronologia di eventi attraverso i quali il nostro pianeta ha raggiunto il suo aspetto attuale, verso nuovi mutamenti; in seguito – ma sono state necessarie altre scoperte in diversi campi delle conoscenze – sono stati inventati metodi per passare a una cronometria degli eventi.
Oggi, la storia della Terra non conta più 4000 anni, ma 4 miliardi e mezzo di anni. In un Universo che è in evoluzione da oltre 13 miliardi di anni...
Breve Curriculum Vitae
Maurizio Parotto ha iniziato la sua attività didattica e scientifica presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Nominato Ordinario di Geologia, ha tenuto il corso di Geologia per Scienze geologiche e diversi altri corsi.
Nel 1992 ha partecipato alla fondazione della nuova Università degli Studi “Roma Tre”, come Direttore del Dipartimento di Scienze Geologiche e, in seguito, come Presidente del CDS in Scienze Geologiche.
Il prof. Parotto ha svolto la sua attività di ricerca come responsabile di unità operative nell’ambito di numerosi programmi di ricerca del CNR, di Ateneo e collegati a convenzioni con Enti di diritto pubblico.
Nell’ambito delle ricerche sull’Appennino ha partecipato alla realizzazione dello “Structural Model of Italy”.
È stato Coordinatore del Comitato di redazione per la stampa dei prodotti cartografici e monografie dell’intero P. F Geodinamica del CNR.
Ha svolto il ruolo di Coordinatore nazionale delle ricerche afferenti al Progetto Litosfera.
Ha partecipato alle attività del Progetto Strategico CROP (CROsta Profonda), gestito dal CNR, ENEL e AGIP.
E’ stato Direttore del Museo di Geologia dell’Università “La Sapienza” e Direttore della rivista scientifica Geologica Romana.
E’ stato membro del Consiglio direttivo della Società Geologica Italiana per l’organizzazione del 73o Congresso Nazionale e membro delle commissioni incaricate dal CNR di organizzare la presentazione delle Scienze geologiche in Italia nelle Exibition dei Congressi geologici internazionali di Washington (1989), Kyoto (1992) e Pechino (1996).
E’ stato membro della Commissione per la Cartografia geologica e geomorfologica del CNR e membro del Consiglio scientifico del Centro di studi del CNR per il Quaternario e la Geologia ambientale.