Castagna
Le Castagne sono il frutto del Castagno (Castanea sativa, Miller), albero a foglie caduche appartenente alla famiglia delle Fagaceae.
Origini
Originario dell’Asia minore, il Castagno era diffuso in Europa già nell’era cenozoica, epoca in cui si affermarono le latifoglie. Con le glaciazioni pleistoceniche, andò progressivamente spostandosi verso Sud fino a circoscrivere la sua presenza, dopo l’ultima glaciazione di Wurm, ai territori dell’Asia Minore. Rigenerato dal periodo termico postglaciale, molto apprezzato per i frutti e per il legno, è stato ulteriormente diffuso in Europa da Greci e Romani.
Habitat e Areale
Unica specie autoctona del genere Castanea in Europa, il castagno vegeta in un areale circum-mediterraneo che si estende, con qualche soluzione di continuità, dal Caucaso, alla Crimea, alla Turchia, alla Siria e all’Ucraina ad Est, all’Inghilterra e all’Europa centro-meridionale, al centro; a Tunisia, Algeria, Marocco, Madera e isole Canarie a Sud. In Italia vegeta su quote variabili da 200 a 800 metri s.l.m. nelle zone alpine; sull'Appennino meridionale può spingersi fino a 1000-1300 metri. La maggiore diffusione si ha su tutto il versante tirrenico della penisola, dalla Calabria alla Toscana, alla Liguria e al settore occidentale dell'arco alpino piemontese. La Campania è la regione italiana più produttiva.
Pianta eliofila, mesofila e mesoterma, il Castagno predilige esposizioni a N-NE, vive bene in località con precipitazioni medie annue comprese fra i 600 ed i 1600 mm e con media nei tre mesi estivi di almeno 30 mm, predilige temperature medie annue comprese fra +8°C e +15°C e temperatura media mensile superiore a +10°C per almeno sei mesi all’anno. Sopporta bene le basse temperature invernali (fino a –20-25°C). Preferisce suoli derivati da rocce vulcaniche (tufi, andesiti, ecc.), tuttavia vegeta bene anche su suoli silicei e sciolti derivati da graniti, arenarie quarzose, ecc.; ama terreni neutri o moderatamente acidi, ricchi di potassio, fosforo e humus.
Morfologia
Il Castagno europeo (Castanea sativa) è un albero longevo di maestoso portamento; è alto in media da 10 a 20 metri (30-35 m, in qualche esemplare); il tronco principale ha circonferenze di 6-8 m.
Dotato di una radice fittonante molto robusta e di limitato sviluppo in profondità, il Castagno si ancora tenacemente al suolo con le radici laterali, poco numerose, assai ramificate, abbastanza profonde nel terreno.
Il fusto eretto e robusto ramifica presto a costituire una cima ampia ed espansa.
La corteccia è liscia, brillante, di colore bruno-rossastro, volgente col tempo al grigio olivaceo, munita di lenticelle trasversali allungate, con profonde screpolature longitudinali, in esemplari di 10-15 anni.
Le foglie sono alterne, di forma ellittico- lanceolata, dai margini dentati, con apice acuminato e base leggermente cuneata; misurano da 8 a 20 cm in lunghezza e da 3 a 6 cm in larghezza. Le foglie giovani sono tomentose; a sviluppo completo sono glabre, lucide e di consistenza coriacea.
Portati sulla vegetazione dell’anno: quelli maschili sono portati in infiorescenze amentiformi erette e lunghe da 10 a 20 cm; quelli femminili, meno numerosi, solitari o aggregati in numero di 2-3 fino a 7, sono localizzati alla base delle infiorescenze staminifere e sono protetti da un involucro verde, squamoso, destinato a costituire la cupola, comunemente detta riccio.
La fioritura si verifica, in genere, fra inizio giugno e metà luglio in funzione della latitudine e delle condizioni stagionali.
L’antesi dura circa 20-30 giorni; le infiorescenze maschili fioriscono prima. I frutti sono degli acheni, racchiusi in numero di 1-3 all'interno di un involucro spinoso (riccio) che a maturità si apre dividendosi in quattro valve. La forma dei frutti è emisferica per quelli laterali, appiattita per quello centrale. Sul dorso sono presenti delle striature più o meno marcate, in particolare nelle varietà del gruppo dei marroni. Il seme è ricco di amido.
Cultivar
Le forme coltivate includono centinaia di varietà selezionate per specifiche qualità del frutto: vi sono Castagne, Marroni (dal grosso frutto: 10-25 g ciascuno), Marroni francesi, Cultivar ibride, ecc..
Le castagne sono utilizzate per il consumo fresco, arrostite, bollite, essiccate, per la produzione di farine e nell’industria dolciaria.
Fonte: INRAN - Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione
Crediti per le immagini:
foto 2: www.erbe.altervista.org
foto 3: www.concorsofotografico.vallebrembana.org