Cotogna
La Cotogna è il frutto del Cotogno (Cydonia oblonga), arbusto della famiglia delle Rosaceae.
Originario dell’Asia occidentale (Nord della Persia, regione a sud del Caspio, Anatolia) il Cotogno è coltivato sin dall’antichità in Europa, Asia, Africa boreale e nelle regioni temperate del continente americano.
Vi sono testimonianze della sua coltura in Babilonia più di 4.000 anni fa (De Candolle); sarebbe stato introdotto in Europa orientale prima della guerra di Troia. Alcuni autori pensano che il “pomo d’oro” del giardino delle Esperidi fosse la cotogna e non l’arancia; per i Greci era il frutto consacrato a Venere.
Caratteri botanici
Il Cotogno è pianta rustica, dall’aspetto cespuglioso; può essere allevato ad alberello e raggiungere l’altezza di 3-5 metri. Ha fusto curvo, con numerose contorte ramificazioni; le foglie sono alterne, ovali, lunghe 8-10 cm, larghe circa 5, con margine intero, pubescenti.
I fiori, ermafroditi, sono formati da 5 petali bianchi, rosei all’esterno; sono solitari, grandi circa 5 cm, subsessili, con calice tomentoso e biancastro; presenta numerosi stami.
L’impollinazione è entomofila; la fioritura tardiva (aprile-maggio). I frutti, di dimensioni variabili fra 7 e 15 cm, sono globosi, asimmetrici, maliformi o piriformi, ombelicati alle due estremità, di colore giallo-dorato, con polpa dura, dolce-acidula, astringente per la presenza di tannino; 5-10 semi sono contenuti in ciascuna delle 5 logge. L'epicarpo è fittamente ricoperto di peluria che scompare a maturazione.
Produzione e raccolta
La produzione è sui rami dell’anno e raggiunge valori medi di 60 t/ha. I frutti maturano fra novembre e gennaio ma spesso si raccolgono in settembre-ottobre quando la buccia è ingiallita ed ha quasi perduto il rivestimento tomentoso: si conservano appesi o in fruttaio su graticci o stratificati in segatura di legno, in attesa del tempo giusto per il consumo.
Habitat
Il Cotogno predilige un clima temperato-freddo, tuttavia è assai resistente anche alle basse temperature invernali (-25 °C). E’ pianta eliofila; preferisce terreni di media compattezza, freschi, piuttosto ricchi di nutrienti; non vive bene in terreni calcarei e troppo asciutti.
Cultivar
A seconda della forma del frutto, si distinguono varietà maliformi e piriformi. Fra le prime il Melocotogno del Portogallo, Mollesca, Champion; fra le seconde, spessodi grosse dimensioni, il Mostruoso di Bazine, il Gigante di Vrania, il Gigante di Lescovatz.
Consumi
Nella nostra tradizione, la Cotogna continua ad essere molto apprezzata per profumare della sua fragranza armadi e biancheria; tali frutti raramente sono consumati freschi, data la durezza e l’astringenza della loro polpa. La ricchezza di pectine ne ha determinato l’impiego come addensante nella preparazione di marmellate di frutta povera di questa sostanza e nella produzione di mostarde, gelatine, liquori e distillati.
I semi contengono pectina, amigdalina, emulsina e una buona quantità di sostanze tanniche: trovano molteplici utilizzazioni come emulsionanti e stabilizzanti in prodotti alimentari e come presidi ad azione antinfiammatoria in preparati farmaceutici.
Fonte: INRAN - Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione
Crediti per le immagini
foto 1: www.valledelgiovenco.it
foto 2: www.agriturismosantamaria.com
foto 3: ricette.donnaclick.it