Il Limone
Il Limone, frutto di Citrus limon, specie arborea appartenente alla famiglia delle Rutaceae, è un agrume molto apprezzato per le sue numerose e benefiche proprietà.
Considerato fin dall’antichità una sorta di “panacea per tutti i mali”, è probabilmente un ibrido naturale tra il cedro (Citrus medica) e il lime (Citrus aurantifolia).
Il Limone ha le sue origini in Asia orientale (India, Cina, Indocina) dove era utilizzato per le sue proprietà antisettiche e antireumatiche.
Morfologia
L’albero del Limone raggiunge un’altezza di 3-6 metri; ha chioma folta e rami generalmente spinosi.
Le foglie sono alterne e generalmente ellittiche; la pagina superiore presenta un colore verde scuro, quella inferiore è di un verde più chiaro.
I fiori, bianchi e con bordi violetti, solitari o in coppie, all'ascella delle foglie, hanno un profumo dolce, mielato; in condizioni climatiche favorevoli sono prodotti durante tutto l'anno: i flussi principali di fioritura sono in primavera (limoni invernali) e in settembre (ne derivano i cosiddetti verdelli, maturi nell'estate seguente).
I frutti sono per lo più ovali oppure oblunghi, con apici appuntiti: la buccia è gialla, verde o bianca a seconda della varietà: ha spessore variabile ed è ricca di olii essenziali. La polpa è divisa in otto-dieci spicchi; generalmente è molto aspra e succosa; ricca o priva di semi a seconda della varietà.
Il Limone è sensibile al vento e al freddo. Cresce bene anche in terreni poveri e moderatamente acidi.
Utilizzo del limone nell’antichità
Teofrasto, filosofo e scienziato greco che, nel 310 a.C., nella sua celebre opera di botanica “La Storia delle piante”, descrisse le virtù terapeutiche del frutto: molto utile nei casi di avvelenamento e per “addolcire” l’alito.
Il limone era considerato dagli antichi un ottimo rimedio contro i veleni. Il medico Dioscoride, esperto di botanica officinale, nel I secolo d.C., consigliava di mescolare con il vino i semi di limone macinati per ottenere un effetto lassativo e raccomandava alle donne in gravidanza di consumare il limone come rimedio per le voglie.
Nel 40 d.C. Scribonio Largo, medico dell’imperatore Claudio, curava la gotta con limoni cotti nell’aceto; Galeno considerava la buccia di limone un tonico per lo stomaco, se assunta in piccole quantità. Marziale nel 250 d.C. esaltava un famoso sciroppo per la tosse preparato con limone, liquirizia, rosmarino, datteri, fichi e altri frutti. Infine Virgilio racconta che i Persiani ricorrevano ai fiori di limone per alleviare l’affanno negli anziani.
Caratteristiche e proprietà nutrizionali del limone
I Limoni sono coltivati in tutto il mondo, specialmente nei climi caldi e umidi. Tantissime sono le varietà ed è possibile distinguere tra i vari frutti in base all’aspetto esteriore: esistono molte qualità pregiate sia in Italia (Femminello Comune, Zagara Bianca, Siracusano e Apireno, Monachello, Interdonato), sia all’estero (Eureka, Lisbon, Verna o Berna, Mesero, Gallego, Karystini). Molti distinguono tra limoni gialli e verdi, tuttavia entrambe le specie crescono sullo stesso albero e rappresentano il prodotto della fioritura estiva.
La parte più utilizzata del limone è il succo, che rappresenta fino al 50% del suo peso: contiene 50-80 grammi per litro di acido citrico, responsabile del tipico sapore asprigno. Sono ben rappresentati anche altri acidi organici (tra cui l'acido ascorbico, isolato per la prima volta proprio dal limone ad opera dell’ungherese Albert Szent-Gyotgy) e numerose vitamine.
Proprietà terapeutiche del limone
Il frutto del Limone è un ottimo antisettico e battericida; è un buon coadiuvante della digestione e utile, per la presenza di acido citrico, nell’assorbimento di numerosi nutrienti (ferro, zinco, ecc.).
Se assunto regolarmente e nelle giuste dosi, è utile nella prevenzione delle neoplasie intestinali, gastriche e pancreatiche.
Crediti per immagini
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