I più sono portati a pensare che i funghi appartengano al regno delle piante invece essi rappresentano un regno a parte, intermedio tra quello animale e quello vegetale.
Pomodori, carote, papaya, melone giallo, more, ciliegie, fragole, lamponi, albicocche, cocomeri, pesche e spinaci, alimenti tipici della bella stagione, sono l’ideale per affrontare l’estate e le sue giornate lunghe e luminose.
Una pianta officinale è un organismo vegetale che contiene in uno dei suoi organi sostanze che possono essere utilizzate a fini terapeutici o che sono precursori di emisintesi di specie farmaceutiche (OMS).
Prima ancora che il termine “globalizzazione” divenisse familiare in gran parte del mondo postindustriale, varie volte l’umanità ha avuto esperienza di atteggiamenti totalizzanti, progressivamente estesi a tutti gli aspetti della vita sociale, da parte dei potenti di turno sulla scena dell’ordine mondiale.
Nel 1964, Arno Penzias e Robert Wilson, lavorando con un nuovo tipo di antenna per microonde scoprirono casualmente la radiazione cosmica di fondo, l’eco del Big Bang, la data di nascita dell’universo lontana 13.7 miliardi dall’oggi.
Il cambiamento climatico è il risultato di stili di vita e di modelli di produzione e consumo adottati dall’uomo, soprattutto negli ultimi due secoli. Ad aprile 2022, la concentrazione di CO2 in atmosfera è di 418.8 ppm; dieci anni fa era di 394.1 ppm: una crescita di 24.7 ppm in dieci anni.
“Tamerice”. Associo in un lampo questo nome a "La pioggia nel pineto" di Gabriele D’Annunzio.
Cosa hanno in comune la Salvia domestica (Salvia officinalis L.), la Menta romana (Mentha spicata L.), il Rosmarino (Rosmarinus officinalis L.) e il Timo maggiore (Thymus vulgaris L.), ma anche il Camedrio siciliano (Teucrium siculum Rafin.), la Stregona dei boschi (Stachys sylvatica L.), la Falsa ortica bianca (Lamium album L.) e la Gattaia comune (Nepeta cataria L.)?
Il ruolo complicato della donna nelle società umane parte da un presupposto biologico e, subito dopo, culturale e sociale.
Alcune considerazioni.
Il tempo che dedichiamo ad ammirare opere d’arte ha il magico potere di riconciliarci con il mondo e con i nostri simili. Sembra che la bellezza concentrata in un oggetto e le emozioni che suscita in noi riescano, almeno per un po', a mettere in secondo piano le cose negative che noi stessi come umanità realizziamo.
Il termine tempo e il termine clima spesso vengono usati indifferentemente, come se fossero intercambiabili, ma in realtà hanno significati ben diversi.
Milioni di anni...miliardi di anni...: cosa possono significare nell’esperienza comune, la cui prospettiva temporale difficilmente si spinge al di là della storia dell’Umanità? Provare a immaginare eventi distribuiti in una sequenza sterminata di anni suscita la stessa sensazione che si prova guardando, in una notte serena, la volta del cielo stellato sopra un’ampia pianura, sapendo che quei circa 3000 punti luminosi che si vedono, le stelle, sono lontani da noi miliardi e miliardi di chilometri: misure, anche queste, totalmente al di fuori dell’esperienza comune.