La sicurezza alimentare esiste quando tutti gli esseri umani hanno, in qualsiasi momento, un accesso fisico ed economico a una alimentazione sufficiente, sana e nutriente, permettendo loro di soddisfare le loro necessità energetiche e le loro preferenze alimentari per poter condurre una vita sana e attiva.
(Vertice mondiale per la sicurezza alimentare. Roma, 1996)
Wedding day. Giorno di nozze. Da ricordare negli annali della storia umana.
Oggi Bayer AG, per 63 miliardi di dollari, prende in sposa Monsanto Company, multinazionale di biotecnologie agrarie: come Barbablù, presto prestissimo ne farà sparire dal mercato e dalla memoria collettiva dell’umanità il nome già ampiamente compromesso.
L’inno a Venere, al desiderio che tutto pervade, apre il poema di Lucrezio. Concediamoci il piacere di rileggerlo, in questa Primavera incipiente.
“Le opere d’arte, i poemi, le forme, sono testimoni di un attimo irripetibile del tempo. Sono gli orologi, e, forse come tutte le opere umane, le creatrici del tempo che perpetuano.
“Mia moglie… - disse Charles - preferisce starsene tutto il giorno chiusa in camera a leggere”
Nutrirsi è l’atto in cui le necessità biologiche, i sensi, la storia e la cultura dell’uomo incontrano la natura.
Eravamo poco più che adolescenti quando a Plymouth, il 22 agosto 1968, Bernard Moitessier levava l’ancora del suo Joshua (un due alberi lungo 12 metri) per una regata velica intorno al mondo, in solitario e senza scalo, organizzata dal Sunday Times.
Cameriere: Quando ero ragazzino mio nonno mi portava sulla scogliera a guardare il mare. Mi aveva comprato un telescopio. Non credo che esistano più i telescopi oggi.
Un giorno, molto tempo fa, mi capitò sottomano una fotografia dell’ultimo fratello di Napoleone, Girolamo (1852).
In quel momento, con uno stupore che da allora non ho mai potuto ridurre, mi dissi: “Sto vedendo gli occhi che hanno visto l’Imperatore”.
L’uomo è separato dal passato (anche dal passato di qualche secondo prima) da due forze che si mettono immediatamente all’opera e collaborano fra loro: la forza dell’oblio (che cancella) e la forza della memoria (che trasforma)