“Io vivere vorrei addormentato/entro il dolce rumore della vita”. Otar Iosseliani mi ha ricordato con Chant d’hiver la breve e incantata poesia di Sandro Penna.
“O mia patria sì bella e perduta…”. Richiama il coro del Nabucco il titolo del bel film di Pietro Marcello.
Nella normale giornata di Schneider vi è il sereno menage con la moglie, la tenerezza verso le sue due bambine, la bella casa che, a sera, ospiterà la sua festa di compleanno.
Apre stasera la sessantottesima edizione del Festival del film di Locarno. Camminando per le strade e stradine della bella città ticinese abbiamo preso alcune immagini “prima della prima” che desideriamo condividere con i nostri lettori.
Su piazza Navona, proprio nel centro, si affaccia la chiesa dedicata alla martire Agnese. La sua denominazione esatta è Sant’Agnese in Agone. Il significato del termine ‘agone’ è l’inizio della sua storia, come del resto quello della piazza, una delle più belle di Roma.
Su via Garibaldi a Trastevere, in salita verso il Gianicolo, cinta da alte mura si trova una tra le più interessanti opere di Francesco Borromini: la chiesa di Santa Maria dei Sette Dolori.
IO SONO UN FILO D'ERBA / UN FILO D'ERBA CHE TREMA
Gabriele Anaclerio dialoga con Antonello Faretta
su MONTEDORO
Quando Francesco Castelli, detto Borromini, arriva a Roma nel 1619 ha appena vent’anni. Era nato a Bissone, un piccolo villaggio di pescatori sul lago di Lugano, di fronte a Melide.
Molto si è scritto e ancora si scrive sui fuoriusciti riparati in Svizzera e in Ticino durante il fascismo e il nazismo. Minore attenzione è stata riservata agli anni successivi, quando il paese divenne rifugio di persone compromesse con quei regimi.
Immagini allucinogene e svuotamenti di identità culturali: Nine poems in Basilicata di Antonello Faretta.
Il film come esperienza olistica di (auto)conoscenza dal simbolico al pre-simbolico.
“Found Footage” (espressione inglese la cui traduzione letterale è «metraggio trovato») indica le pratiche di recupero (o riciclo) di pellicole già impressionate allo scopo di realizzare opere inedite, nate dalla dislocazione semantica dei testi originari.