La Terra, prima di noi, esisteva già da miliardi di anni. La vita è nata e, nel tempo, si è evoluta, sviluppata, irradiata, colonizzando l’intero pianeta tra catastrofi e provvisori equilibri.
L’attuale crisi ambientale è conseguenza della crescente concentrazione atmosferica di gas serra prodotti dalle attività umane.
Da quando le azioni dell’uomo hanno innescato tali processi? Quando ha avuto inizio l’Antropocene?
"Antropocene" è il nome che il chimico Paul Crutzen, premio Nobel 1995, propose nel 2002 per l’epoca geologica (la nostra, l’attuale) in cui gli effetti delle azioni umane hanno fortemente alterato i caratteri fisici, chimici e biologici dell’ambiente terrestre.
Sembra un incubo. Non si può credere che l’uomo possa concepire di dar fuoco alla Foresta Amazzonica per tornaconto proprio e dei suoi accoliti, effetto più o meno lontano di un mandato popolare.
Un mio caro amico, collezionista di libri antichi sulla montagna (sulle montagne piemontesi, in particolare e, per ragioni di cuore, sul prediletto Monte Rosa) mi ha, recentemente, messo a disposizione uno dei suoi preziosi libri perché, trattando un argomento legato alla medicina, potessi esprimere un mio parere su un antico avvenimento riportato nel testo.
“A lungo ho pensato se condividere questo ultimo post. Forse sembrerà inaspettato, ma questo è un progetto che ho da molto tempo, non è una decisione d’impulso.
L’adolescenza, Combray, la lettura…”steso sul mio letto con un libro in mano, nella mia camera che, tremando, proteggeva dal sole del pomeriggio la sua freschezza fragile e trasparente dietro le imposte semichiuse dalle quali un riflesso del giorno era tuttavia riuscito a far filtrare le sue ali gialle che giacevano immobili tra legno e vetro, in un angolo, come una farfalla posata”.
Ricorre quest’anno il centenario della fine della Grande Guerra: il 4 novembre 1918 tacquero le armi su tutti i fronti della Prima guerra mondiale.
Da L'anno dell'anima la poesia autunnale di Stefan George (1868-1933).
La sicurezza alimentare esiste quando tutti gli esseri umani hanno, in qualsiasi momento, un accesso fisico ed economico a una alimentazione sufficiente, sana e nutriente, permettendo loro di soddisfare le loro necessità energetiche e le loro preferenze alimentari per poter condurre una vita sana e attiva.
(Vertice mondiale per la sicurezza alimentare. Roma, 1996)
Wedding day. Giorno di nozze. Da ricordare negli annali della storia umana.
Oggi Bayer AG, per 63 miliardi di dollari, prende in sposa Monsanto Company, multinazionale di biotecnologie agrarie: come Barbablù, presto prestissimo ne farà sparire dal mercato e dalla memoria collettiva dell’umanità il nome già ampiamente compromesso.
L’inno a Venere, al desiderio che tutto pervade, apre il poema di Lucrezio. Concediamoci il piacere di rileggerlo, in questa Primavera incipiente.
“Le opere d’arte, i poemi, le forme, sono testimoni di un attimo irripetibile del tempo. Sono gli orologi, e, forse come tutte le opere umane, le creatrici del tempo che perpetuano.
“Mia moglie… - disse Charles - preferisce starsene tutto il giorno chiusa in camera a leggere”
Nutrirsi è l’atto in cui le necessità biologiche, i sensi, la storia e la cultura dell’uomo incontrano la natura.
Eravamo poco più che adolescenti quando a Plymouth, il 22 agosto 1968, Bernard Moitessier levava l’ancora del suo Joshua (un due alberi lungo 12 metri) per una regata velica intorno al mondo, in solitario e senza scalo, organizzata dal Sunday Times.
Cameriere: Quando ero ragazzino mio nonno mi portava sulla scogliera a guardare il mare. Mi aveva comprato un telescopio. Non credo che esistano più i telescopi oggi.
Un giorno, molto tempo fa, mi capitò sottomano una fotografia dell’ultimo fratello di Napoleone, Girolamo (1852).
In quel momento, con uno stupore che da allora non ho mai potuto ridurre, mi dissi: “Sto vedendo gli occhi che hanno visto l’Imperatore”.
L’uomo è separato dal passato (anche dal passato di qualche secondo prima) da due forze che si mettono immediatamente all’opera e collaborano fra loro: la forza dell’oblio (che cancella) e la forza della memoria (che trasforma)
Andy e Bel, i loro tre figli Jake, Fred e Bridget, Ralph e Maria, vecchi amici un tempo intimi ora lontani, segnano il percorso di “Chiaro di luna”, atto unico di Harold Pinter.